Il lato B di Expo 2015, quello “Buono” delle iniziative volte alla lotta alla povertà. Non se ne parla al momento perchè i fari sono tutti puntati sui tempi incerti di realizzazione di Expo 2015 che dal 1° maggio a Milano dovrebbe aprire ufficialmente i battenti su un’area di un milione di metri quadri che ospiterà migliaia di eventi sul tema “alimentazione” di 144 Paesi di tutto il mondo (più o meno, è ancora da verificare il numero delle adesioni. Pare che, per molti, Expo sia troppo caro. E tra i grandi assenti Australia, Canada, Nuova Zelanda, Sud Africa e tutti i Paesi scandinavi).
Cos’è il lato B di Expo?
Il lato B è un grande progetto della durata di due anni. Da gennaio si sta sviluppando attivamente in Uganda e in Italia con l’intento di promuovere un modello di sviluppo sostenibile in ambito agricolo e in contesti analoghi. Rafforzando economie locali bisognose, favorendo riflessione ed educazione alla cittadinanza mondiale in occasione di Expo 2015.
Sono tre le attività di questo progetto; due di queste si svolgono in Uganda e vedono protagonista l’Associazione onlus “Insieme si Può” di Belluno in partnership con la FAIB di Milano (Fondazione Aiutare i Bambini).
La prima è volta all’acquisto e la messa in opera in Uganda di 4.500 piantine di caffè, la seconda alla realizzazione di 18 serre per la produzione di ortofrutta. L’obiettivo? Aumentare del 30% la produzione di caffè dei contadini della Cooperativa TDA con la quale Insieme si Può… sta già collaborando per la produzione e commercializzazione del “caffè solidale delle Dolomiti.
La terza attività è in Lombardia tra i banchi delle scuole a sensibilizzare ben 4.000 bambini e 30.000 persone nell’ambito delle manifestazioni di EXPO 2015 sulle tematiche della sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e riduzione dello spreco alimentare.
I numeri del progetto
Un grande progetto dunque e una bella sfida del costo totale di 493.648 euro di cui 295.648 finanziati dalla Cariplo, Regione Lombardia e il Comune di Milano. Soldi, questi, spesi bene. Altri 40.000 euro saranno messi da FUP (Fondazione Umano Progresso), e 70.000 euro da FAIB.
Insieme si Può… concorrerà con la cifra di 40.000 euro + 48.000 di valorizzato, cioè di spese relative all’utilizzo della sua sede ugandese, dei mezzi, ecc. Ogni serra ha un costo di circa 5.000 euro, per coprire i 40.000 euro del progetto di sua competenza, si chiede di contribuire al finanziamento di 8 serre. Se si vuole si può fare, insieme.
Come partecipare
Chiunque volesse partecipare a questo progetto può inviare un contributo a:
Associazione Gruppi “Insieme si Può …” onlus – ong, via Garibaldi 18, 32100 Belluno.
Conto Corrente Postale: 13737325 – UNICREDIT BANCA (IT 16 K 02008 11910 000017613555) – CASSA RURALE E ARTIGIANA DI CORTINA (IT23A 08511 61240 00000 0023078) – causale: “Nutrire il Pianeta”