Laura Pausini è la vincitrice nella Categoria Personaggio dell’Anno ai Diversity Media Awards 2016, l’evento dedicato ai media, intrattenimento e informazione, e ai personaggi che affrontano le tematiche LGBT (persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) in maniera valorizzante. Molte le categorie premiate nel corso della serata condotta da Fabio Canino e la cantante Syria, che si è svolta a Milano il 23 maggio organizzata dalla associazione Diversity, presieduta da Francesca Vecchioni.
«Devo dire grazie a tutti voi, devo dire grazie a chi tutti i giorni crede nell’amore» ha dichiarato emozionata Laura Pausini ai Diversity Media Awards 2016. «Devo ribadire ancora una volta che essere differenti dagli altri è una grande virtù e non bisogna mai avere paura di mostrare proprio quello che voi credete possa essere il punto debole, è proprio il punto forte. Sono molto emozionata e onorata di ricevere questo premio. Vi ringrazio per avermi dato questa fiducia: semplicemente non mi voglio far paladina di un discorso particolare, voglio cantare l’amore, e quindi cantare tutti noi».
Non bisogna preoccuparsi di avere un figlio o una figlia omosessuale. Bisogna preoccuparsi di avere un figlio bullo o che non si alza quando c’è bisogno di alzarsi…
«Per sognare il nostro futuro abbiamo bisogno di vederci, di riconoscerci, di essere raccontati» ha sottolineato Francesca Vecchioni. «Conta lo sguardo degli altri, come gli altri ci riconoscono, conta il fatto che capiscano che non abbiamo le antenne verdi o i millepiedi, non siamo qualcosa di lontano o di diverso. Non bisogna preoccuparsi di avere un figlio o una figlia omosessuale. Bisogna preoccuparsi di avere un figlio bullo o che non si alza quando c’è bisogno di alzarsi. Perché il problema vero non è l’omosessualità o la bisessualità o la transessualità. Il problema vero sono l’omofobia, la transfobia e la paura».
Nel corso della serata, che ha visto tra le oltre 250 persone intervenute, la senatrice Monica Cirinnà, che ha tenuto a battesimo la fresca legge sulle unioni civili e il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Momenti di spettacolo con le esibizioni canore di Syria e di Malika Ayane. Al termine si è esibito a sorpresa e con grande commozione il papà e grande cantautore italiano Roberto Vecchioni con la sua “Luci a San Siro”. Sono stati consegnati, oltre a quello a Laura Pausini, i premi di tutte le altre categorie, assegnati sulla base di un indagine su oltre 200 prodotti mediali coordinata da Diversity con l’Osservatorio di Pavia.
Ecco in vincitori:
Personaggio dell’anno – Laura Pausini
Miglior Film Italiano – Io e Lei
Miglior Programma Radio – Pinocchio, Radio Deejay
Miglior Programma TV – Pechino Express
Miglior Serie TV Italiana – È arrivata la felicità
Miglior Serie TV Straniera – Grey’s Anatomy
Miglior Campagna Pubblicitaria – Buone Feste dalla Famiglia Frozen, Disney
Miglior Produzione Web – 10percento Badhole
Premio Media Young – Faking It.
Miglior Servizio Tg – Patrizia Senatore, Famiglie Arcobaleno a Salerno, TG3
Miglior Articolo Informazione – Elena Tebano, Il terzo genere, Corriere della Sera
Miglior Articolo Costume – Luca Castaldini, Rugby Pride, SportWeek
Le nomination sono il frutto del lavoro di 42 ricercatori, che hanno selezionato programmi, produzioni e personaggi dello spettacolo attraverso una analisi qualitativa di oltre 200 prodotti mediali segnalati dalla rete, nell’ambito di una ricerca interdisciplinare, il Diversity Media Report (DMR), coordinata da Diversity con l’Osservatorio di Pavia, 2BResearch, in collaborazione con 8 Università italiane tra cui Università degli Studi Milano-Bicocca, Sapienza – Università di Roma e Università degli Studi di Napoli Federico II.
Stefania Mafalda