Imprenditore? Ricco uomo d’affari? Anche. Ciò che però contraddistingue il patron di Eataly, Oscar Farinetti, è il suo sorriso contagioso, la sua parlata piemontese sicura e accattivante. E’ un uomo genuino come i prodotti enogastronomici presenti nelle sue oasi della buona tavola ormai diffuse in tutto il mondo. EY-Ernst & Young l’ha recentemente premiato come imprenditore dell’anno, non è una sorpresa. Gli italiani se lo aspettavano. E’ l’esempio di imprenditore capace e facoltoso per tutti che si da da fare per migliorare questo bel Paese dall’economia quasi da rottamare.
Chi ha deciso di assegnargli il premio EY-Ernst & Young
Il premio è stato assegnato dalla giuria presieduta da Gianni Mion, vice presidente di Edizione Holding, nel corso di una cerimonia, svoltasi in Borsa italiana a Milano per aver intrapreso una sfida alla riscoperta delle radici gastronomiche italiane nel mondo. Alimentando così la capacità di pensare locale ma agendo globale attraverso un innovativo modello di business e una forte catena logistica.
Perchè questo premio
Eataly è l’unico retailer italiano globale. E quest’anno i ricavi dovrebbero crescere del 30-35% intorno ai 350 milioni. In Italia si difende e all’estero cresce del 4% e aiutano molto le nuove aperture. Lo scorso marzo Tip ha rilevato il 20% di Eataly per 120 milioni, anche in vista di una quotazione entro un biennio.
Qualche anticipazione sulle nuove aperture…
A marzo a San Paolo e a giugno a Mosca. Poi nella quarta torre del World trade center di New York.