Si rinforza e prende vigore il Made in Italy a Pitti Uomo 2015, la fiera dell’abbigliamento giunta all’87 edizione appena conclusasi a Firenze (13-16 gennaio).
Il numero complessivo di presenze ha quasi raggiunto i 24.000 compratori, in aumento del 15% rispetto alla precedente edizione invernale (erano stati 20.800 i buyer intervenuti un anno fa). Per i compratori esteri l’aumento è del 11% (per un totale di circa 8.650 buyer), mentre il fronte italiano mette a segno una performance del +17%.
I visitatori che hanno partecipato al salone dovrebbero complessivamente raggiungere quota 35.000 presenze. Numeri entusiasmanti quanto le affermazioni del viceministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda, che all’apertura dell’evento ha confermato lo stanziamento da parte del governo Renzi di 260 milioni di euro per l’espansione del settore moda.
Le aspettative di buyers e aficionados sono più che mai elevate e Pitti non delude.
1.113 marchi da tutto il mondo hanno presentato le loro collezioni per il prossimo autunno-inverno 2015-2016.
Il tema-guida dei saloni espositivi è “Walkabout” ossia l’uomo che cammina, viaggia e pensa confrontandosi con il mondo e i compagni di avventura. Camminare è di moda nello sport o solo per il gusto di farlo. Gli outfit all’occorrenza diventano tendenze e tra le più entusiasmanti il luxury underground, fenomeno lifestyle risultato dell’intesa tra innovazione, ricerca, reinterpretazione della tradizione e avanguardie.
A vincere su tutto sono comunque i dettagli, garanzia di unicità per ogni capo e ogni accessorio, meglio se di fattura artigianale ed esclusiva. È come guardare l’essenza maschile al microscopio per scoprirne le peculiarità più nascoste, nel carattere e nella funzionalità.
Le scarpe sono protagoniste in primis della reinterpretazione del gusto classico che si intreccia al non-convenzionale: le stringate, i mocassini, proposte più casual ed innovative come gli anfibi, sfarzose slippers in tessuto e coloratissime sneakers (Brunello Cucinelli, Cesare Paciotti, Salvatore Ferragamo, Converse, Superga, Alberto Premi). Ancora più nel dettaglio.
Gli strumenti per la pulizia delle scarpe sono manufatti di prima scelta, dai materiali ricercati e funzionali, e danno valore al tempo dedicato alla cura delle calzature (Turms).
Il legame tra occhiale e moda è nel segno dell’alta qualità come POP-EYE, lo spazio dedicato all’eyewear. Realizzato da Pitti Immagine in collaborazione con MIDO – Mostra Internazionale di Ottica, Optometria e Oftalmologia che si svolge ogni anno a Milano – ha messo in scena la raffinatezza e la creatività di nuovi nomi dell’occhialeria (David Marc, Eyepetizer, Sunpocket).
Lo studio dei tessuti unisce le tre T di Tradizione, Tecnologia e Tendenza e si realizza in cravatte, sciarpe, calze dal nuovo sapore di “dandy contemporaneo” affascinato dai colori e dalla morbidezza del perfect fitting (Paolo Da Ponte, Altea, Fiorio). L’uomo quindi si spoglia dell’approssimativo e si riveste di consapevolezza riconoscendosi in ciò che indossa. Cammina nell’era metropolitana forte della propria identità, trae dalla tradizione gli spunti migliori per reinterpretarli in chiave moderna.
Finita la favella fiorentina, gli occhi del mondo della moda si spostano a Milano per Milano Moda Uomo, dal 17 al 20 gennaio con le sfilate dei nomi più conosciuti. L’uomo cammina, he walks about.