La raccolta delle olive, ancora in corso, è iniziata a settembre con anticipo di almeno una settimana quest’anno. Gia’ allora Coldiretti prevedeva l’aumento di oltre il 30 per cento della produzione di olio rispetto al 2014, con una qualità ottima per l’andamento climatico favorevole. Stima confermata nel mese di dicembre dai produttori-frantoi italiani, felici e soddisfatti dopo l’annata dannata della scorsa campagna.
La qualità dell’olio è superba. Le olive appaiono grosse e in buono stato di salute. Piegano i rami dando all’olivo un aspetto di salice piangente…
«La definirei annata beata; la campagna olearia 2015/2016 del nord barese è a dir poco eccezionale» spiega Claudio Colangelo, titolare dell’azienda agricola Bioagrinatura di Trani nel barese. «Nonostante la siccità dell’estate scorsa gli olivi appaiono “dimessi” sotto l’esagerato peso delle olive grosse e in buono stato di salute. Piegano i rami dando all’olivo un aspetto di salice piangente. La qualità dell’olio è superba; peccato che, come spesso accade in agricoltura, la qualità superiore non si accompagna a una giusta remunerazione al pesante lavoro che durante l’anno precede la produzione di olio, fase finale del ciclo produttivo».
In tutta Italia una produzione superiore alla media. Oli importanti in ogni regione, di altissima qualità con profumi e gusto straordinario…
Dello stesso parere Loriana Abbruzzetti, titolare del Frantoio Maria Eusebi Abbruzzetti vicino Ascoli Piceno. «La campagna olearia 2015/2016, ancora in corso, è stata una delle migliori degli ultimi decenni. In tutta Italia una produzione superiore alla media, e soprattutto la qualità ha dato grande soddisfazione. Nel mio territorio (Marche meridionali-Monterubbiano in provincia di Fermo) è stata una annata straordinaria sia per qualità che per quantità. Finalmente un anno di grande soddisfazione dopo anni di scarica in particolare quello precedente che è stato terribile, il peggiore del secolo probabilmente». Per Loriana ci saranno oli importanti in ogni regione, di altissima qualità con profumi e gusto straordinario. Come associata e presidente di Pandolea – Donne dell’Olio, Loriana Abbruzzetti ha inoltre proposto durante la campagna occasioni culturali, visite guidate soprattutto rivolte ai bambini e studenti delle scuole superiori.
Il settore dell’olio conta su un patrimonio di circa 250 milioni di piante su 1,1 milioni di ettari di terreno, con un fatturato di circa 2 miliardi di euro e un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. Numeri che fanno dell’Italia il secondo produttore mondiale dopo la Spagna, ma anche il primo Paese per numero di oli Dop, ben 43.