La settimana in cui la mixology ha preso il centro della scena
Firenze ha ospitato una delle edizioni più riuscite della Florence Cocktail Week: 60 locali tra cocktail bar e bar d’hotel, 194 eventi, 103 ospiti italiani e internazionali e un fermento che ha trasformato la città in un crocevia di idee, tendenze e cultura del bere consapevole. Ma più dei numeri impressionanti, quello che ha colpito è stata la coerenza e la visione: una settimana che ha celebrato il drink d’autore come atto culturale, con attenzione al benessere in ogni senso, all’innovazione e alla qualità diffusa. La scelta di proporre solo due cocktail per locale, uno dei quali ispirato al wellness, è stata azzeccata: meno è meglio, e chi lavora dietro il banco lo sa. La gente ha apprezzato. I bartender anche.
Un evento che evolve, e fa evolvere l’intero settore
Dal lancio dell’iniziativa “Barkeeper FCW” – che ha restituito centralità ai professionisti residenti – ai pop-up bar da tutta Italia (35 in totale), passando per i progetti formativi come la Shift Scholarship dal Kazakistan e le sinergie con la ristorazione “Dining with the Spirits”, “Gelato with the Spirits”,), FCW25 ha messo in campo un format maturo, ma tutt’altro che statico. C’è voglia di dialogo tra bar e cucina, tra territorio e internazionalità, tra identità e creatività. E questo vale anche per i momenti più “light”, come il Key Secret Party o la preview della nuova bottiglia Ginarte firmata Piero Lissoni: anche il divertimento, qui, ha un’identità precisa.
Firenze dunque si conferma ancora una volta tra le capitali del bere bene. Non è più una sorpresa: la città è diventata un punto di riferimento nazionale (e non solo) per chi fa mixology con testa e cuore. Il merito va a Paola Mencarelli, che dal 2016 costruisce un percorso coerente e ambizioso, oggi riunito sotto il marchio Italian Cocktail Weeks. Dopo la tappa fiorentina, si guarda già a Venezia (ottobre) e alla novità assoluta: ICW Reunion nelle Dolomiti, a giugno. Intanto, la FCW ha lasciato un messaggio chiaro: il bar non è più un “luogo”, ma un linguaggio. E Firenze, quel linguaggio, lo parla benissimo.
Intervista a
Paola Mencarelli
Founder & Creative Director Florence Cocktail Week