Un talk al Vinitaly su “Enoturismo ed intelligenza artificiale, per una nuova fruizione del territorio”, moderato dal capo redattore del Corriere della Sera, Luciano Ferraro
Enoturismo, il valore e la qualità del prodotto DOC certificato, il contributo dell’intelligenza artificiale nel mondo vitivinicolo. È una Sicilia unita e strategica quella che si presenta al Vinitaly 2025, protagonista del talk.
Ad aprire il dibattito, Antonio Rallo, Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia con l’intervento: “Sicilia DOC: dalla filiera produttiva alla catena del valore”.
“In occasione di questo importante convegno, abbiamo voluto sottolineare il ruolo delle Denominazioni di Origine Protetta e in particolare, della Doc Sicilia per il nostro territorio. La filiera certificata non è solo un marchio di qualità, ma un motore di sviluppo economico che coinvolge produttori, distributori e operatori del settore, creando valore e occupazione”
Del valore dell’enoturismo ha parlato Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, sottolineando come
“oggi l’enoturismo sia un driver per l’economia siciliana e per la produzione vinicola, grazie alla diversificazione e alla varietà dell’offerta ricettiva e culturale del turismo del vino, e grazie anche ad una sinergia con il territorio.
Secondo il report curato dall’Università di Messina e rivolto alle aziende di Assovini Sicilia, l’84.8% delle imprese ha già implementato servizi enoturistici, le degustazioni sono il servizio più diffuso, offerto dal 93.5% delle cantine mentre cresce il binomio vino e cultura, con il 46% delle imprese che promuove concerti ed eventi culturali in vigna e in cantina. Infine, per il 54.3% delle aziende associate, l’obiettivo è quello di creare un’esperienza memorabile per il cliente.
Nel contesto della crescente trasformazione digitale nel settore vitivinicolo, Treccani Accademia offre percorsi formativi per rispondere alle sfide dell’innovazione e della valorizzazione del territorio. A sottolinearlo, interviene Rossella Calabrese, Consigliera Delegata della scuola di formazione di Treccani:
«Oggi più che mai, il settore enoturistico e vitivinicolo ha bisogno di visione, competenze aggiornate e strumenti innovativi. La formazione rappresenta la leva fondamentale per accompagnare il cambiamento, valorizzare il capitale umano e tradurre la tradizione in futuro. L’intelligenza artificiale, se ben compresa e adottata, può potenziare la narrazione dei territori, migliorare l’esperienza del visitatore e ottimizzare i processi produttivi e decisionali delle aziende del vino.