La ricorrenza internazionale del 27 gennaio – la Giornata della Memoria – ricorda la fine della shoah del 1945.
Le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nell’operazione Vistola-Oder, in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz il 27 gennaio del 1945, sancendo la fine dell’Olocausto.
La giornata della memoria – oggi ricorre l’80° aniversario – non è solo una giornata fatta di parole, dichiarazione dei superstiti al genocidio della shoah. Rappresenta ciò che già lo scrittore Primo Levi, uno dei testimoni d’eccellenza nel racconto delle atrocità della Seconda Guerra Mondiale, ci diceva a proposito della ‘memoria’: ” è avvenuto, quindi, può accadere ancora. La memoria è il filo che ci tiene saldi alla nostra umanità, un filo fragile che, se spezzato, ci precipita nel vuoto dell’indifferenza” .
Tante le iniziative legate a questa giornata: tra le varie, ci teniamo a segnalare quella che forse è la più rappresentativa, le visite guidate al Memoriale della Shoah, più noto come il ‘ Binario 21‘ a Milano – luogo di scoperta del passato e di riflessione sul presente – , aperto non solo per la giornata odierna ma visitabile tutto l’anno.
I testimoni più noti e superstiti del genocidio, la senatrice Liliana Segre e la scrittrice Edith Bruck – “nascere per caso, nascere donna, nascere povera, nascere ebrea, è troppo, in una sola vita ” – , e che per fortuna sono ancora qui a testimoniare l’orrore di quegli anni, è vitale – e nemmeno troppo paradossale – per la nostra crescita culturale e morale, perchè tutto questo non cada nell’indifferenza. Liliana Segre a tal proposito, in una recente intervista, afferma: ” Al liceo ho sempre avuto una predilezione per la storia e, da semplice appassionata,- senza inclinazioni ideologiche o religiose – ho notato che alcune vicende del passato, magari fissate in una data simbolica, vengano pian piano dimenticate. Sono sicura che, una volta spariti gli ultimissimi superstiti, o magari dopo la scomparsa dei loro figli e nipoti, con delle falsità, la questione verrà dimenticata. Rimarrà una riga approssimativa nei libri di storia, magari non precisa, e poi, nel tempo che passa, non rimarrà nemmeno più quella”.
Ricordare è un dovere etico, politico, morale e spirituale: noi della redazione, in questa giornata che siamo sicuri colpisca la sensibilità di tanti italiani che, forse, hanno avuto genitori o nonni sopravvissuti o morti, durante quel periodo tragico della storia dell’umanità intera, vi dedichiamo un estratto del film ” La vita è bella” – film del 1997, Oscar come Miglior film straniero e attore protagonista – , carico di messaggi di speranza, coraggio: la forza dell’amore e dell’umanità che si esprime soprattutto nei momenti più tragici della vita o, come afferma Liliana Segre, lo “lo scudo per affrontare qualsiasi cosa”
Il link all’estratto https://youtu.be/_bvQOsXPg0k?si=IFNKV1p2zcByPxdd
Contributo a cura di Chiara Vannini