L’industria della bellezza si sta muovendo verso uno spazio in cui il trucco e la cura della pelle non sono più argomenti a sè stanti ma rientrano – finalmente – in un modo di esprimere sè stessi e il proprio stato di salute.
La pelle è l’organo fondamentale e multifunzionale che, da un punto di vista fisiologico, protegge il nostro corpo dagli agenti esterni. Capace di registrare ogni singolo cambiamento, è espressione visibile del tempo che passa e che coinvolge, inevitabilmente, tutti i processi chimici interni nei quali siamo naturalmente protagonisti.
L’attenzione dedicata alla “corazza” umana, negli ultimi tempi, si è ampliata ed è oggetto di maggiori interventi da parte di studiosi della pelle e delle sue notevoli “altre” connessioni di cui, fino ad ora, non se ne mai sentito parlare.
Abbiamo avuto il piacere di ascoltare la Dott.ssa Maria Paola Merlo, classe 1986, nata e cresciuta a Torino, laureata in Chimica con una specializzazione in Chimica dell’Ambiente e un Master all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Appassionata della connessione corpo-mente, approfondisce negli anni la neuro-cosmesi e la neuro-profumeria, per una chimica al servizio del benessere e della bellezza, definendo la sua filosofia del : “tutto è una questione di chimica”.
È co-autrice del libro “Frontiere della dermochimica: le neuroscienze per la cosmesi oltre la bellezza” edito da Aracne, e fondatrice di un laboratorio di cosmesi naturale a Torino, specializzato in formulazioni green certificate e in progetti di Circular Economy. Per approfondire questo aspetto, la Dottoressa ha pensato di creare la sua linea di cosmesi, Ambaduè, caratterizzata da formule naturali all’avanguardia per il raggiungimento di un benessere “gentile” nei confronti dell’invecchiamento.
Maria Paola Merlo è anche insegnante di Face Yoga ( il suo canale instagram è molto seguito, dove sono presenti esercizi utili per la stimolazione e il rilassamento dei muscoli facciali) : il suo approccio alla bellezza è di tipo emozionale secondo la quale la cura delle pelle diventa anche strumento di connessione con sè stessi e con la propria mente. Un momento ideale per dirsi quanto siamo perfette così come siamo e che invecchiare è un privilegio: una mission, dunque, essere a fianco di più donne possibile e condividere pratiche di self-care che le aiutino ad essere e apparire la versione migliore di loro stesse, esaltando la loro bellezza autentica.
Per saperne di più, ecco l’intervista che ci ha rilasciato:
La sua specializzazione in chimica dell’ambiente, da quale interesse specifico proviene?
La specializzazione in chimica dell’ambiente è solo prossima alla laurea in chimica, madre di tutti gli studi in quanto scienza che spiega e motiva la vita. Tutto è una questione di chimica e studiandola la si può mettere a servizio del benessere e della bellezza. Mi occupo ormai da anni di benessere olistico guidata dai magistrali insegnamenti della mia mentore, la Prof.ssa Daniela Gaudiello e solo grazie al mio background di conoscenze scientifiche, ho potuto approfondire la connessione del corpo con la mente stimolata dai preparati naturali. Anche la natura è chimica e i due termini non sono concetti separati: ogni singola sostanza che costituisce una pianta, a partire dall’acqua è una molecola chimica, noi stessi siamo fatti di chimica e grazie a questo intreccio meraviglioso si possono creare formule cosmetiche che attraverso la stimolazione del nostro più grande organo, la pelle, il benessere arriva alla mente e quindi a tutto il corpo.
Nel suo libro ” Le frontiere della Dermochimica – le neuroscienze per la cosmesi oltre la bellezza”, si parla di pelle, della sua funzionalità e di tutti i processi chimici che riguardano tutto l’organismo e che scaturiscono proprio dalla pelle. Come ce lo può spiegare?
Il libro di cui sono co-autrice, è un testo di celebrazione della pelle, organo di confine tra il corpo e la mente e veicolo delle nostre emozioni. La pelle riflette i segni della nostra interiorità e su di essa, ci sono indizi e segni che narrano di profondità neuropsichiche. In questo libro abbiamo voluto offrire al lettore una prospettiva inusuale e scientificamente fondata con la quale intraprendere un viaggio sulla superficie corporea.
In questo saggio, edito da Aracne, parliamo di cosmesi contemporanea integrando i più recenti assunti delle neuroscienze. Neuroscienze perché la pelle è connessa al cervello fin dalla nascita e con esso dialoga per tutta la vita grazie a dei messaggeri, i neurotrasmettitori.
Immaginate un modernissimo schermo touch–screen sul quale basta un movimento impercettibile per dare il via a un’infinità di funzioni. Ecco, avete una vaga idea di quanto possa essere sofisticata la pelle umana. Molto del livello di benessere di una persona si capisce dal rapporto che ha con la propria pelle, dal tempo che le dedica, dalle ricerche che compie per capirla e servirla al meglio.
In questo saggio abbiamo voluto dar luce ad una nuova visione della dermochimica a servizio della cosmetologia: il cosmetico non ha solo la mera funzione di decorazione ma contribuisce al nutrimento del corpo così come dello spirito.
Cos’è la Cosmetologia?
La scienza della cosmesi che deriva dalle parole greche kósmos (ordine, ornamento) e kósmesis (l’adornare). Cosmesi indica, nella sua accezione più ampia, i trattamenti e le tecniche scientifiche volte alla cura del corpo.
Il prodotto cosmetico, invece, è qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli e mantenerli in buono stato.
Il Cosmetico Biologico, infine – quello di cui mi occupo principalmente -, è un prodotto cosmetico rispondente ai requisiti del disciplinare di ecobiocosmesi. Nell’Unione Europea e in Italia non sono presenti delle normative che definiscano quando un cosmetico possa essere definito Biologico. La definizione di una certificazione per cosmetici biologici ha richiesto l’intervento di enti privati che hanno definito dei principi basati su: provenienza delle materie prime da agricoltura biologica; verifica del processo produttivo e la formulazione.
Qual è, secondo lei, il male clinico che affligge maggiormente la popolazione e che ha ripercussioni maggiori proprio sulla pelle?
Lo stress, senza dubbio. Come scriviamo in “Frontiere della dermochimica”, l’intricata relazione tra stress e condizioni della pelle è stata documentata fin dall’antichità. Lo stress può essere di varia natura, assumere differenti volti ed è considerato da molti il male del secolo. Lo stress ha effetto sulla cute: può fare insorgere o aggravare più patologie. Sulla pelle più condizioni neuro infiammatorie possono essere innescate o aggravate dallo stress, come psoriasi, dermatite atopica, acne, dermatite da contatto, alopecia, prurito ed eritema.
Lei ha fondato il laboratorio cosmetico Ambaduè, specializzato nella produzione di cosmetici green certificati, nella ricerca e nello sviluppo di progetti legati alle ‘circular economy’: ci racconta di che tipo di prodotti si tratta?
Con Circular Economy – Green Economy ci riferiamo a principi attivi estratti attraverso un riciclo e riutilizzo consapevole delle risorse naturali in modo sostenibile. Avendo fondato un laboratorio green per me lavorare a progetti che vadano a riutilizzare risorse che diversamente verrebbero “buttate” con un conseguente impatto ambientale per lo smaltimento è un obiettivo a cui tengo molto. Ciclicamente mi concentro, parallelamente alla produzione della mia linea di cosmesi, a progetti che abbiano come obiettivo l’estrazione di molecole da residui alimentari. Nell’ultimo lavoro a cui ho collaborato per l’estrazione di molecole di benessere dal residui di fave di cacao, grazie alla sinergia con i ragazzi di Pigreco Torino abbiamo ottimizzato un estratto di qualità che è diventato principio funzionale per una crema notte chiamata Overnight Emotional Treatment e un integratore in gocce Mood Up
Per quanto riguarda la crema notte, Overnight Emotional Treatment, si tratta di una formula in crema per il trattamento notturno della pelle caratterizzata dall’esclusivo fitoestratto ottenuto dalle bucce di fave di cacao del maestro cioccolatiere torinese Guido Castagna – sottoposte a processi di estrazione e lavorazione nel pieno rispetto della natura e del territorio in cui esse nascono – , arricchito in triptofano e teobromina. Molecole naturali legate alla neurocosmesi e alla stimolazione del sistema nervoso cutaneo e al rilascio di beta-endorfine, fisiologicamente connesse ai centri del piacere. Come un velo confortevole e protettivo sulla pelle, le preziose molecole del benessere, proprie dell’estratto di fave di cacao, lavoreranno in sinergia con la fisiologica rigenerazione cellulare del sonno in quanto direttamente legate alla sintesi della melatonina, l’ormone del relax. Il profumo è volutamente scelto per indurre un rilassamento mente e corpo in sinergia con l’effetto neurosensoriale degli attivi funzionali.
Tutti i miei prodotti sono reperibili solo sull’ e- commerce di Ambaduè.
Intervista a cura di Chiara Vannini