Meta e i social nell’era del Presidente Trump

Meta

La svolta dell’azienda guidata da Mark Zuckerberg: “Sulla libertà d’espressione dobbiamo tornare alle origini”

Le organizzazioni indipendenti che si occupavano di verificare i contenuti dei social, saranno sostituite da ” Community Notes”, similmente al modello utilizzato da ” X” di Elon Musk: infatti, il  cosiddetto “fact checking”, ossia – in gergo giornalistico –  la verifica puntigliosa dei fatti e delle fonti, tesa anche a valutare la fondatezza di notizie o affermazioni riguardanti istituzioni e persone di rilievo pubblico, con particolare riferimento a quanto viene diffuso mediante la Rete, sarà affdato a Community Notes. Un sistema più “aperto” nella condivisione di contenuti  e che permetterà agli utenti delle piattaforme di Meta di dare un proprio contributo “positivo” a sostegno delle notizie ” fake” o presunte tali.

Meta e il fact-cheking

 

Spiega Zuckerberg:” L’attuale sistema di fact – checking evidenziava troppi errori e non permetteva di esprimersi appieno nelle proprie idee. Se da una parte, intercetteremo meno contenuti inappropriati, dall’altra però ridurremo il numero di post e account di persone oneste che spesso rimuoviamo per errore. Come nel mio discorso alla Georgetown University del 2019, la libertà d’espressione è il principale motore del progresso in America.

Troppi contenuti innocui vengono censurati, troppe persone si ritrovano ingiustamente rinchiuse nella “prigione di Facebook” e spesso siamo troppo lenti a rispondere quando succede. Vogliamo rimediare a tutto questo e tornare al nostro impegno fondamentale per la libertà di espressione. Oggi stiamo apportando alcune modifiche per rimanere fedeli a questo ideale”

Il fondatore di Facebook, di X e il Presidente Trump appaiono, dunque, uniti dal desiderio di combattere il male della disinformazione a favore, invece, di un migliore contributo alla diffusione di notizie vere e verificate.

 

 

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