Ad ArtePadova le “radiografie” di Feuei Tola.

Feuei Tola

La talentuosa artista italiana Feuei Tola ha esposto i suoi lavori ad ArtePadova, una importante manifestazione per artisti affermati e per talenti emergenti con esposte oltre 15mila opere. Feuei Tola esprime la sua arte in molti modi: dipinti, sculture, installazioni, fotografie e performance. Ad ArtePadova ha portato le sue “radiografiche” che sostituiscono la tela come supporto sul quale dipingere. Nel 2023-2024, Feuei Tola ha esposto le ha anche al Castello Mediceo di Melegnano nell’ambito del Photofestival ed alla Cripta della Cà Granda a Milano.

Feuei, sei soddisfatta di aver partecipato ad ArtePadova?

“Sono molto soddisfatta perché ho avuto occasione di mostrare le mie opere ad addetti ai lavori che non conoscevo, di dialogare con tanti artisti, con molti appassionati di arte e con personalità come Nicola Rossi, direttore artistico e presidente di Padova Hall. Sono stata invitata da Maria Grazia Todaro, direttrice artistica del Queen Art Studio di Padova, a cui le mie radiografiche sono piaciute molto e che ha pensato che potessero piacere anche ai frequentatori di ArtePadova. In quell’occasione ho presentato anche il libro ‘X Intonazioni X Radiografiche’ che ho realizzato in collaborazione con il poeta e filosofo Amedeo Anelli. Il libro contiene le sue poesie e dieci mie opere”.

Il Castello Mediceo di Melegnano, la Cripta della Cà Granda a Milano, la mostra ArtePadova. Per quale motivo, nell’ultimo anno hai voluto esporre in location ed eventi di grande prestigio?

“Perché sono maturata come persona. Prima ero molto introversa, mi bastava essere soddisfatta del mio lavoro. Adesso, sento anche l’esigenza di dialogare con gli addetti ai lavori ed il pubblico, di far conoscere la mia arte al maggior numero di persone, di promuoverla anche attraverso i media. Tutto questo richiede molto tempo e molto impegno ed il tempo per dedicarmi a queste cose non l’ho sempre avuto. Oggi ho tempo, ho una esigenza di divulgare la mia arte che prima non avvertivo ed ho anche la voglia di parlare con i giornalisti, di produrre testi, foto e video da mandare ai media per ottenere il miglior ritorno d’immagine possibile”.

Dove e quando si terrà la tua prossima mostra?

“Sto valutando varie opzioni e comunicherò a breve la mia decisione. In ogni caso, continuo con le radiografiche perché mi ispirano un lavoro di ricerca che sento non sia ancora giunto alla conclusione. Inoltre, il pubblico del mondo dell’arte non si è ancora stancato delle radiografiche. Anzi, mi fanno sempre tante domande dimostrando grande interesse per questo aspetto del mio lavoro. Altri artisti, prima di me, hanno provato a dipingere sulle radiografie ma si è trattato di esperimenti occasionali. Sono l’unica ad aver intrapreso questa strada e ad aver proseguito organizzando eventi nei migliori spazi che potessi trovare. Il mio lavoro con le radiografie è un percorso in continua evoluzione”.

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