Bastille. La storia della profumeria francese è intrinsecamente legata alla cultura e alla tradizione del paese. Sin dal XVI secolo, con l’arrivo di Caterina de’ Medici che portò in Francia esperti profumieri italiani, la Francia è diventata il centro nevralgico dell’arte della profumeria. Città come Grasse hanno consolidato la loro reputazione come capitali mondiali delle essenze, producendo fragranze che sono diventate simboli di lusso e raffinatezza. In questo contesto ricco di storia, le case di essenze transalpine hanno mantenuto un’aura di mistero, custodendo gelosamente le loro formule segrete tramandate di generazione in generazione.
È in questo scenario tradizionale che una nuova azienda emerge come un elemento di rottura. Fondata nel 2020 da una giovane parigina con uno spirito ribelle, e ora guidata da Sophie Maisant e Pascal Hyafil, questa casa di profumi rappresenta una nuova visione della profumeria, dove trasparenza, sostenibilità ed etica sono al centro dell’attenzione. La scelta del nome “Bastille” è simbolica: richiama la presa della Bastiglia del 1789, un evento che incarna il desiderio di libertà e rinnovamento. Allo stesso modo, la nuova azienda vuole liberarsi dalle convenzioni dell’industria tradizionale senza però rinunciare alla qualità e all’artigianalità che contraddistinguono l’alta profumeria francese.
Uno degli aspetti più rivoluzionari della casa è il suo approccio alla trasparenza. Contrariamente alla pratica comune nel settore, l’impresa rivela ogni ingrediente delle sue formule, rispondendo così alle crescenti preoccupazioni dei consumatori riguardo alla provenienza e alla composizione dei prodotti. Questo impegno non solo stabilisce un nuovo standard nell’industria, ma dimostra anche che è possibile essere onesti e aperti senza compromettere l’eccellenza. Le materie prime utilizzate sono selezionate con cura, garantendo che provengano da fonti etiche e sostenibili, un aspetto che sta diventando sempre più rilevante per i consumatori moderni.
Le essenze prodotte rappresentano un equilibrio perfetto tra naturale e sintetico, tradizione e innovazione, maschile e femminile. Ogni fragranza è creata con l’intento di essere libera e autentica, riflettendo un mix di esperienza e memoria. Questo bilanciamento è evidente nelle composizioni delle essenze, che riescono a essere contemporaneamente familiari e nuove, offrendo un’esperienza olfattiva unica. La creatività dell’impresa è in costante movimento, mirata a creare il domani mantenendo sempre un piede ben saldo nella tradizione.
L’approccio della nuova Maison, sfida il paradigma consolidato della profumeria di lusso, introducendo un’etica di trasparenza e sostenibilità senza rinunciare all’eccellenza artigianale. Questo approccio ha il potenziale di ridefinire le aspettative dei consumatori e di influenzare positivamente l’intera industria. L’impresa non solo onora la ricca storia dell’arte transalpina, ma la reinventa con uno spirito di libertà e rinnovamento, rendendo ogni sua fragranza un vessillo di cambiamento e innovazione.
In un mondo in cui la sostenibilità e l’etica stanno diventando sempre più importanti, questa nuova realtà si posiziona come una pioniera. La combinazione di trasparenza, qualità e innovazione rappresenta un modello per il futuro della profumeria. Come la presa della Bastiglia ha segnato l’inizio di una nuova era di libertà e cambiamento, così questa casa potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nell’arte delle essenze, dove tradizione e modernità coesistono armoniosamente per creare qualcosa di veramente straordinario.
Il 4 giugno, la Maison ha lanciato una nuova fragranza chiamata “14 Juillet,” dedicata alla festa nazionale francese e simbolo di libertà e rinnovamento.
Lorenzo Palma