Stragà: il ritorno con “Guardare fuori”, il primo album da autore.

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Stragà, il ritorno. La sua voce elegante, ben modulata e piacevolissima ha dominato la stagione radiofonica del 2000. Come dimenticare il tormentone estivo “L’Astronauta”, apprezzato anche da Bobby Solo e Franco Battiato? In una parola, impossibile.

Ora Stragà annuncia l’uscita del nuovo album di inediti “Guardare fuori” (del quale è già online il videoclip del singolo Ho esaurito la paura), un disco intenso e sincero, i cui brani sono stati tutti scritti per la prima volta da Stragà stesso. Dieci tracce in cui l’artista si racconta a cuore aperto e si interroga sull’esistenza, sulla forza, sulla debolezza e sulla capacità di affrontare la quotidianità. Tutto in equilibrio tra ironia e profondità.

Stragà, la prima volta da autore.

«Questo è il primo disco – dice Stragà – in cui sono autore di tutti i brani. In passato mi sono sempre concentrato principalmente sul canto e sull’interpretazione, aspettando che qualcuno mi chiamasse per dirmi che aveva una canzone per me. In questi anni, ogni tanto è capitato, ma raramente ho ascoltato cose che avrei cantato volentieri. Allora ho deciso di imbracciare la chitarra e di provare a scrivere da solo».

La scoperta che la costanza nello scrivere può trasformarsi in passione e che la passione è l’unico modo per dare vita a qualcosa di genuino e magari di artistico, ha portato Stragà a comporre dei pezzi che nascono da una reale ispirazione e dalla voglia di dire qualcosa che lo rappresenti in modo autentico.

Il nuovo album è pura sincerità nel raccontare cose vere, nate sempre e solo da una reale ispirazione e suonate da ottimi musicisti.

In particolare nei brani Guardare fuori, Debole e Un giorno magico, Stragà mette a nudo la sua anima, affidando a musica e parole il compito di emozionarci fino in fondo. E non stupisce il fatto che tra i cantautori preferiti di Stragà ci sia un grande della musica italiana, che ha fatto delle emozioni lo spartito sul quale imprimere capolavori indimenticabili: Lucio Dalla.

La canzone “Guardare fuori”che dà il titolo all’album: un modo per capire meglio noi stessi.

«Con la canzone “Guardare fuori” voglio sottolineare la mia impressione che guardare fuori e osservare gli altri intorno ci possa aiutare a capire meglio noi stessi, a giudicare con obiettività le situazioni che viviamo e, forse, a essere più felici».

Il singolo “Ho esaurito la paura”.

Il timore mai sconfitto del palco, il video girato nelle zone colpite dal terremoto dell’Aquila, il progetto UN PAESE CI VUOLE…in una canzone che entra subito in testa.

«Fare i conti con la paura significa esaurirla, averla accolta nel proprio cuore e macinata così a fondo da essersene liberati – sottolinea Stragà – In questo brano sono rilevabili alcune mie paure personali, tra cui quella del palco che a volte mi aggredisce ancora. Pensavo che dopo aver cantato a Sanremo questa paura sarebbe scomparsa del tutto, ma mi sono reso conto che non è così».

«Ho esaurito la paura sostiene il progetto UN PAESE CI VUOLE, che l’Associazione Ai.Bi. Amici dei Bambini ha attivato dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia nel 2016, grazie al sostegno dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) e di BANCO POPOLARE. Il progetto di Ai.Bi. mi ha subito appassionato, perché qui ho ritrovato l’applicazione del senso della mia canzone. Il fatto che Ai.Bi., tradizionalmente nota per occuparsi dei bambini abbandonati, gli ultimi, gli scarti della società, mantenga con UN PAESE CI VUOLE un punto di attenzione sulle zone colpite dal terremoto, ci fa comprendere come le macerie del corpo e dell’anima siano un tutt’uno. Mettere a disposizione la mia canzone per veicolare un messaggio positivo spero porti anche all’implementazione del progetto, penso alle connessioni che si potrebbero fare tra le famiglie di Montereale e quelle aquilane che hanno subito il terremoto del 2009».

Stragà: biografia, discografia e riconoscimenti.

Federico Stragà, nato a Belluno il 10 luglio 1972, si avvicina alla musica a sedici anni e forma una band con alcuni amici. Nell’ottobre 1997 si iscrive all’Accademia di Sanremo e, superate tutte le selezioni, approda a Sanremo Giovani dove cattura l’attenzione dei produttori Mara Maionchi e Bruno Tibaldi con “La Notte Di San Lorenzo”. Nel 1998 partecipa al Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte con il brano “Siamo noi”. Segue la pubblicazione dell’album d’esordio intitolato FEDERICO STRAGÀ. Domina la stagione radiofonica del 2000 con il brano “L’Astronauta”, apprezzato anche da Bobby Solo e Franco Battiato, che sono presenti in una versione remix. Nel 2001 esce il suo secondo album CLICK HERE, da cui vengono estratti altri due singoli di successo: “Cigno Macigno” ed “Eleonora non s’innamora”. Nel 2002 vince ‘Un disco per l’estate’ con il singolo “Il Coccodrillo Vegetariano”. Nel 2003 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo nella categoria Big, interpretando “Volere volare” in coppia con Anna Tatangelo. Nel 2008, a sei anni dal suo esordio in un’inedita versione swing, esce il cd “Federico Stragà canta Frank Sinatra” che contiene alcuni tra i più grandi successi di The Voice. Questa interpretazione gli vale la partecipazione al Bologna Jazz Festival nel 2010 e il premio alla voce conferitogli dal Leggio D’oro nel 2013. Nel 2015 esce il suo nuovo singolo “Che Cos’è L’arte?”. Oggi Stragà vive a Bologna.

Più info: www.straga.it

 

Martina Tormen

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