Assistente Bagnanti, la professione più ricercata.

assistente bagnanti

Non chiamateli “bagnini”. I cosiddetti lifeguards, coloro che stanno sulle torrette delle spiagge, diventati celebri grazie alla fortunata serie tv anni ’90 Baywatch, anche in Italia hanno un nome ben preciso: Assistente Bagnanti. Non solo in mare, ma anche a bordo delle piscine, dei laghi e qualsiasi altro specchio d’acqua, la presenza di queste figure professionali è obbligatoria per legge in tutte le zone balneabili.

In base a quanto riportato nel “Manuale per Assistenti Bagnanti”, un’indagine predisposta dal Comitato Regionale del Lazio della Federazione Italiana Nuoto, svolta con l’intento di valutare il ruolo dell’Assistente Bagnanti marino nel sistema di salute dei bagnanti stessi, ha stabilito che “la conoscenza e la competenza dell’AABB della FIN – Salvamento consentono di ritenerlo un valido soccorritore per tutte le emergenze sanitarie e acquatiche che possono verificarsi in spiaggia” e che “La presenza degli Assistenti Bagnanti sulle spiagge ha ridotto il numero di interventi di soccorso in acqua evitando perdite di vite umane”.

Professione Assistente Bagnanti.

Nel 2017 in Italia la domanda supera l’offerta.

L’Assistente bagnanti è una professione sempre più ricercata in Italia, tanto che nel 2017 la domanda di personale ha superato l’offerta. Sarà perché è un lavoro non proprio alla portata di tutti? Per chiarirci un po’ le idee abbiamo intervistato Ivan Marchetti, Coordinatore responsabile del settore Salvamento della FIN per la Provincia di Belluno.

  • M «Bagnino, assistente bagnanti, maestro di salvamento, istruttore di nuoto. Può farci un po’ di chiarezza sulle diverse figure del settore?
  • I «Bagnino, o bagnino a terra, è la persona che si occupa della pulizia della spiaggia, di gestire gli ombrelloni, sdraio, lettini e così via. Assistente Bagnanti è la figura che vedete sulle torrette di fronte al mare e a bordo vasca nelle piscine; ha il compito di prevenire gli incidenti e soccorrere i bagnanti in caso di pericolo. Maestro di salvamento è il formatore degli Assistenti Bagnanti. Infine, l’Istruttore di nuoto è colui che insegna a nuotare. Tutte e tre le figure sono incorporate dalla Federazione Italiana nuoto».

…non puntiamo sulla quantità degli iscritti ma sulla qualità.

  • M «Lei coordina la Scuola Nuoto per la formazione di Assistenti Bagnanti nella provincia di Belluno. Può dirci qualcosa in merito?»
  • I «Innanzitutto, siamo considerati tra le scuole più rigide del Paese, in quanto non puntiamo sulla quantità degli iscritti ma sulla qualità. I nostri discenti imparano tutti gli aspetti del soccorso in acqua, dalla tavola resque ad accenni della moto d’acqua, dal soccorso con tavola spinale in acqua alle tecniche di salvataggio con torpedo e pattino, oltre che frequentare corsi di BLSD Protezione Civile».
  • M «Quanto è importante la formazione in questo tipo di indirizzo professionale?»
  • I «Estremamente importante. I nostri brevettati tra l’altro trovano subito lavoro nei vari consorzi marittimi (per esempio Jesolo, Cavallino Tre porti, Caorle, Grado, Bibione) in tutta Italia. La qualità dei corsi della FIN Comitato Regionale Vento sono la garanzia per l’inserimento nel mondo del lavoro di persone formate a 360 gradi. Ricordo che la Federazione Italiana Nuoto Salvamento è l’unica ad essere riconosciuta dalla ILS International Life Saving, ente mondiale nella prevenzione e soccorso in acqua».

Un allievo che passa la selezione in 5 mesi circa ha tutte le carte in regola per lavorare in mare.

  • M «In cosa consiste un corso di formazione per Assistenti Bagnanti?»
  • I «I nostri corsi prevedono circa 2 mesi e mezzo di lezioni teoriche e pratiche. Nello specifico, 5 ore di teoria e 4 ore di pratica alla settimana. Al termine del corso ci sono gli esami che abilitano il discente ad essere AABB in piscina. Segue un mini addestramento ed un esame per avere l’autorizzazione ad operare in acque libere (mare), più la formazione del BLSD. Un allievo che passa la selezione in 5 mesi circa ha tutte le carte in regola per lavorare in mare».

La richiesta non conosce crisi anzi. Nel 2017 c’è stata più richiesta da parte dei consorzi balneari che disponibilità.

  • M «A quanto ammonta la richiesta per questi corsi? Riscontrate un incremento?»
  • I «La Provincia di Belluno ha un buon bacino di Assistenti Bagnanti. Ogni anno vengono formati dai 30 ai 50 AABB e vengono rinnovati circa 150 brevetti. La richiesta non conosce crisi anzi. Nel 2017 c’è stata più richiesta da parte dei consorzi balneari che disponibilità.»
  • M «Ha testimonianze esemplari di intervento/soccorso tra gli AABB formati presso la vostra scuola?»
  • I «Oggi molti nostri AABB operano in tutta Italia sia durante la stagione estiva che in quella invernale. Gli interventi di soccorso sono numerosi; ne sono stati riscontrati molti soprattutto nell’estate del 2017 a fronte di un maggior numero di turisti presenti nei litorali italiani. La qualità del soccorso è eccellente e sempre in crescita. Alcuni dei nostri AABB hanno fatto stagione all’estero, in noti hotel di Sharm El Sheik, o stanno attualmente facendo la stagione balneare in hotel di lusso a Cortina. Questo è sicuramente il segno di una qualità lampante».

Diventare Assistente Bagnanti non richiede quindi solo una specifica preparazione fisica, ma anche una certa predisposizione mentale. Salvare vite umane è un compito tremendamente serio, ma che sempre più giovani sono pronti e disposti ad assumersi. E di questo, noi italiani, non possiamo che esserne fieri.

Martina Tormen

Lascia un commento

*