Guida veloce per visitare l’Italia del Sud in sette giorni.

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Il Sud dell’Italia in sette giorni. Organizzare un viaggio in quattro regioni, Puglia Basilicata Calabria e Sicilia, e visitare le località più suggestive, degustare i piatti tipici, conoscere le persone del posto, respirare solo aria di mare e illuminarsi del caldo sole del meridione, si può.

Ecco l’itinerario, da fare in auto o in treno, in soli 7 giorni (provato per voi!):

PUGLIA

Polignano a mare (BA).

In occasione della kermesse Festival Il Libro possibile nella splendida località pugliese dove in quattro serate si sono susseguiti, in simultanea nelle cinque principali piazze del centro storico, incontri con intellettuali, giornalisti, politici e personaggi dello spettacolo. Dove dormire: Covo dei Saraceni, arroccato sulle falesie di Polignano a mare. Dove Mangiare: Il Bastione pesce, cucina marinara e tradizionale della costa di Bari sono i protagonisti del menu del ristorante.

Trani (BA)

Repubblica marinara, città d’arte e cultura. Tra le bellezze da non perdere la cattedrale di San Nicola Pellegrino, principale luogo di culto cattolico della città e sede vescovile dell’arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. Inserita nella lista delle “meraviglie italiane” si tratta di un esempio di architettura romanica in Puglia. Dove dormire: “le Stanze di Corteinfiore“: 6 camere di charme e design al primo piano del ristorante omonimo. A pochi passi dal Porto Turistico e dalla movida tranese, ubicato in una zona tranquilla e silenziosa nel cinquecentesco Palazzo Laghezza. Dove mangiare: Ristorante Corteinfiore tra le specialità i carpacci di pesce e le tartare del pescato più fresco, i frutti di mare crudi e gli antipasti di mare freddi e caldi.

Castellaneta Marina (TA)

Frazione del comune di Castellaneta, si estende per circa 5 km sul litorale ionico. È totalmente immersa nella pineta di “Bosco Pineto” che si estende per circa 9 km lungo la costa. Dove mangiare: Lido Albatros. Ottimo ristorante sul mare con specialità di pesce crudo e cotto. E’ anche discoteca per un dopocena perfetto. Dove dormire: Ticho’s Hotel. Posizionato sul lungo mare di Castellaneta Marina, è meta ideale per tutti gli amanti delle passeggiate serali, del divertimento e svago oltre a quelli offerti dall’Hotel.

BASILICATA

Maratea (PZ)

Unico comune della Lucania ad affacciarsi sul Tirreno. Chiamata “la città delle 44 chiese” per le sue numerose chiese, cappelle e monasteri, costruite in epoche e stili diversi. Straordinari i suoi pittoreschi paesaggi costieri e montani, e per le peculiarità artistiche e storiche. Dove dormire: Hotel Villa delle Meraviglie. Affacciato sulla costa di Maratea, a pochi metri dagli abissi del mare; è un luogo di esclusiva tranquillità ed eleganza, un rifugio romantico con i suoi spazi generosi ma intimi, circondati da  giardini disposti a terrazze e piscine. Dove mangiare: Taverna Rovita. Ubicata in un’antica frateria nel centro storico di Maratea, alla Via Rovita in uno dei vicoli più suggestivi della città, e ripristinata da un anziano capomastro. Grazie all’idea del suo Patron Francesco Gambardella, dal 1981 è diventata il luogo per ricercare le emozioni del gusto più naturale e genuino dei cibi della tradizione marinara e della cucina tipica lucana. Oggi è gestita da sua figlia Mariastella.

CALABRIA

San Lucido (CS)

Il suo lungo mare è esteso per tre chilometri. San Lucido è nota anche per il tufo bianco che si estrae dai suoi monti, per il fico d’india (un ventennio fa molto diffuso in tutta la zona bassa del paese) e i capperi che crescono naturalmente sulla rocca. Dove dormire: Villaggio Bahja. A sud della città di Paola, a due passi da San Lucido, la struttura si estende su una superficie di circa 10 ettari, circondato da una spettacolare macchia mediterranea. Dove mangiare: Lido Miami Beach. Ottima cucina di Mamma Teresa con piatti della tradizione mediterranea rivolgendo una particolare attenzione alla genuinità e freschezza delle materie prime. Propone piatti di pesce dalle antiche tradizioni marinaresche di San Lucido, pizzeria con forno a legna.

Eccezionalmente Dove degustare viniTenute Ferrocinto. L’azienda si estende per 130 ettari con 50 dei quali coltivati a vigneto con uve a bacca bianca e rossa. I vitigni più rappresentativi sono quelli autoctoni del territorio: il Montonico, il Greco Bianco, il Moscato e il Pecorello e tra i rossi il Magliocco Canino e Dolce, l’Aglianico e il Calabrese. La masseria si presta a grandi eventi, mentre è possibile prenotare visite guidate con degustazioni.

SICILIA

Isola di Salina (ME)

Incredibile esperienza attraversare in treno lo stretto di Messina da Porto di Villa San Giovanni. Sulla nave delle Ferrovie dello Stato in meno di mezz’ora dalla Calabria si arriva in Sicilia. Sbarcati, si arriva fino alla fermata del treno di Milazzo da dove, in aliscafo, si raggiunge l’isola di Salina appartenente all’arcipelago delle isole Eolie e divisa in tre comuni della provincia di Messina: Santa Marina, Malfa e Leni. E’ formata da sei antichi vulcani, possiede il primo e terzo rilievo più alto dell’arcipelago: il Monte Fossa delle Felci (962 m) e il Monte dei Porri (860 m). Salina è l’isola più fertile delle Eolie e ricca d’acqua; vi si coltivano uve pregiate dalle quali si ricava la Malvasia delle Lipari, un vino di sapore dolce, e capperi esportati in tutto il mondo. Curiosità: nella frazione di Pollara sono state girate alcune scene del film Il postino (1994), l’ultima pellicola interpretata da Massimo Troisi.

Dove dormire: Hotel Signum. un piccolo paradiso con Spa dove l’essenza del Mediterraneo è un dono delle brezze del mare, dei sapori della terra e dei sorrisi della proprietaria famiglia Caruso e in particolare di mamma Clara Rametta (nonché sindaco neoeletto di Malfa). Le camere sono luminose e romantiche, regalano uno delizioso scorcio sulle verdi pendici di Salina. Dove mangiare: Signum ristorante. Si articola in tre aree suggestive: la terrazza coperta con vista mare che guarda Panarea e Stromboli; la splendida veranda giardino e il bar. Le deliziose proposte dalla giovanissima chef stellata Martina Caruso appartengono al patrimonio agroalimentare dell’isola; i piatti, interpretati con eleganza e originalità, racchiudono infatti tutta la bellezza e la storia di Salina.

Stefania Mafalda

*nella foto in evidenza Punta Perciato con il suggestivo arco di roccia vulcanica plasmato dal mare e dal vento che apre la strada alla meravigliosa baia di Pollara.

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