Sono 290 le vittime del terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito tra Marche e Lazio nella notte del 24 agosto 2016 e che ha fatto radicalmente crollare i comuni di Amatrice e Accumoli (in provincia di Rieti) e Arquata del Tronto (in provincia di Ascoli Piceno). Un numero, purtroppo, destinato a crescere. 5.400 gli angeli del soccorso coinvolti e che scavano sotto le macerie anche a mani nude. Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, Protezione civile, medici e infermieri, volontari. Ma anche cuochi; il nucleo di pronto intervento della FIC-Federazione Italiana Cuochi è attivo in uno degli epicentri del terremoto che ha colpito il centro Italia, affiancando in modo organizzato la Protezione Civile.
Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice: «Domani riparte la raccolta dei rifiuti. Risorgeremo. Sono un capoccione e un uomo di montagna, ce la faremo. Renzi mi ha garantito gli aiuti economici; “L’Italia si gioca una partita importante in questa brutta faccenda”, mi ha riferito il presidente del Consiglio. Ora torno a fare il mio giro per aiutare gli altri, e soprattutto a dare conforto a tutti».
Qualche anno fa, gli abitanti di Amatrice (città che ha inventato gli spaghetti all’amatriciana) avevano festeggiato l’ammissione nell’esclusivo club dei Borghi più belli d’Italia.