Oraviaggiando, la guida online al turismo enogastronomico.

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La vita è fatta di relazioni… il web ne potenzia gli effetti

Il suo nome è Giovanni Mastropasqua, 45 anni, barese con la passione dell’arte, del buon cibo e di tutto ciò che è qualità. Da direttore commerciale di una nota società d’arte, si ritrova a girar l’Italia in lungo e in largo macinando chilometri e frequentando di volta in volta vari ristoranti. Ed è proprio così che, quasi 10 anni fa, Giovanni pensa e comincia a maturare l’idea della guida e App Oraviaggiando.it, volta al turismo enogastronomico e che pubblica le recensioni degli utenti riguardo a ristoranti e vini. Lascia il suo bel lavoro e, mettendosi fortemente in gioco, si stabilisce a Fano. Qui assieme al suo amico e socio informatico comincia a concretizzare questo sogno.

24 giornalisti, più di 40 gourmet, 38.000 schede ristoranti, 2.000 recensioni…

Piano piano Giovanni comincia a farsi affiancare da professionisti del settore della ristorazione; ben 24 giornalisti enogastronomici, più di 40 gourmet, 38.000 schede ristoranti, 2.000 recensioni, fotografi professionisti, tutto questo per offrire al cliente una qualità altissima. L’idea è innovativa, brillante ma soprattutto etica ed estremamente affidabile; il cliente può effettuare una recensione certificata al 100% del ristorante dopo aver opportunatamente fotografato lo scontrino, fattura o dopo essersi registrato in qualità di iscritto Gourmant. Nessuna recensione fasulla, nessuna recensione comprata dai ristoratori; la verifica delle singole recensioni è effettuata prima dal personale della Oraviaggiando.it.

Oraviaggiando.it verso nuove frontiere…

Come App sta riscuotendo un enorme successo contro le più famose come Tripadvisor. Di Giovanni e di Oraviaggiando.it sentiremo parlare a lungo perché sono già in atto i progetti per migliorare e ampliare l’applicazione. Questo è il Sud laborioso, fatto di grandi menti, studiosi e progettisti. È bello scoprire che un uomo del Sud Italia pensa “tech” alla pari di un colosso americano.

A cura di Adele Rizzi

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