Come si fa a diventare eccellenza italiana nel mondo? Cinque gli ingredienti della ricetta di un imprenditore che desidera puntare alla crescita della sua azienda; gestione organizzativa, fidelizzazione del personale, alta propensione all’innovazione, capacità di fare rete anche con altre realtà aziendali e internazionalizzazione. E’ emerso a Milano nello showroom Maserati di Rossocorsa in una tavola rotonda intitolata Eccellenze Italiane Nel Mondo organizzata da Challenge Network, società di formazione per le aziende, alla quale si sono seduti i rappresentanti di quattro imprese italiane “gioiello” come Oscar Farinetti – Eataly, Giulio Pastore – Maserati, Gianpietro Corbari – Granarolo ed Eusebio Gualino – Gessi.
L’Italia, un Paese unico al mondo…
Bisogna investire sulle vocazioni del nostro Paese per fare meglio; è Farinetti, fondatore di Eataly, a sottolinearlo e a ricordare che l’Italia ha il maggior numero di beni artistici e culturali dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Sono infatti ben 50 i siti italiani inseriti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità. Ed è il maggiore anche per biodiversità. 7 mila specie di flora vascolare e di vegetali mangiabili (il secondo Paese al mondo ne ha 3.300), abbiamo 58 mila specie animali (il secondo paese al mondo ne ha 20.000), abbiamo 1.200 vitigni autoctoni (il secondo ne ha 222), abbiamo 533 cultivar di ulive (il secondo Paese al mondo ne ha 70).
Il Made in Italy all’estero…
Internazionalizzare è necessario per le aziende in questo periodo storico per l’economia italiana secondo Corbari, Ceo di Granarolo. Tutte le aziende dovrebbero studiare una strategia rivolta all’estero prevedendo corsi di lingua inglese per i dipendenti. Manca un sistema finanziario incoraggiante in Italia per aiutare le aziende a crescere secondo Gualino, amministratore delgato Gessi, sottolineando quanto sia importante per la sua azienda condividere con il personale la visione aziendale. Continuare a investire nel Made in Italy è per il general manager Maserati Europe, Giulio Pastore, un valore aggiunto in cui credere.
Stefania Mafalda