Se volete conoscere un vero signore siciliano dovete parlare con Natale Giunta, chef palermitano. Dopo il saluto, la prima cosa che ti chiede è “come stai”, segno che il tuo stato di salute è per lui importante; un segno d’attenzione, di gentilezza ormai divenuto desueto in un mondo frenetico come quello odierno. Di lui mi colpisce la strana calma con la quale mi parla, di se stesso, della sua famiglia, di Dio, di Benito e della mafia.
Grande comunicatore, tanto che è uno degli chef storici de La Prova del Cuoco di Antonella Clerici. Un uomo instancabile, capace di lavorare più di 18 ore al giorno affinché tutto sia perfetto…
La sua passione-amore per la cucina gli è stata trasmessa da una zia con la quale ha passato molto tempo della sua infanzia. Di qui la voglia di proseguire gli studi iscrivendosi alla scuola alberghiera. A soli 19 anni inaugura il suo primo ristorante a Termini Imerese. Da quel momento in poi non si è più fermato, un crescendo di successi e di impegni, tutti atti a diffondere la cucina e la cultura siciliana nel mondo.
Ambasciatore del gusto, dell’ospitalità, questo è ciò che tutti gli riconoscono e attribuiscono. Grande comunicatore, tanto che è uno degli chef storici de La Prova del Cuoco di Antonella Clerici. Un uomo instancabile, capace di lavorare più di 18 ore al giorno affinché tutto sia perfetto. La sua capacità imprenditoriale lo ha portato a creare da solo strutture importanti come Castello a mare, Suite Home Moncada, il neo ristorante Sailem, la N.G. Service che propongono la cucina siciliana con occhi nuovi, la tradizione rivisitata in chiave moderna.
Lo chef che vive sotto scorta ma con il sogno di una spaghetteria ai Caraibi…
È un siciliano atipico a cui piace rompere gli schemi; nel 2012, nello stesso giorno in cui ha ricevuto l’intimidazione dalla mafia, Natale si è rivolto senza essersi mai pentito alle forze dell’ordine a denunciare l’accaduto. Da allora vive sotto scorta ma solo in Sicilia. Si, una scorta a tempo determinato, nonostante riceva ancora intimidazioni e gli estorsori del 2012 siano stati condannati.
Natale mi confessa che la forza per non mollare gliela dà sicuramente Dio nel quale crede molto, la sua famiglia, i suoi amici e clienti. Peraltro, non saprebbe cosa fare; oltre l’amore per la cucina e per la ricerca dei prodotti di qualità, non ha altro tipo di hobby, a parte gli amati nipotini e il suo piccolo amico a quattro zampe di nome Benito. D’altra parte si immagina anziano, in qualche isola caraibica a condurre una spaghetteria.
La Sicilia, terra di persone perbene e di idee innovative…
Di questo chef mi ha colpito molto l’idea che ha della Sicilia, una regione dove non vige solo e prevalentemente la mafia. Per lui è una regione fatta di persone perbene, capaci di offrire lavoro a concittadini, conterranei con idee innovative, tanta professionalità e un pizzico di cuore e colore che non guastano mai. Grazie Natale per questa tua bella lezione di vita.
A cura di Adele Rizzi
simpatico articolo solo la parte finale non mi piace: “di questo chef mi ha colpito l’idea che ha della Sicilia,,,,,” bene è siciliano ed è onesto e in Sicilia ci vive cosa dovrebbe pensare? di siciliani onesti ce ne sono tanti ed anch’io che sono siciliana ne sono convinta e come me tanti altri siciliani altrimenti quest’isola l’avrei abbandonata da un pezzo…