Farinetti: “Langhe disegnate dai contadini”.

Farinetti

E’ il 50° sito Unesco italiano dichiarato a giugno dello scorso anno Patrimonio dell’Umanita’; si tratta del paesaggio vinicolo più bello al mondo, le Langhe. Una ricchezza naturale del basso Piemonte, compresa tra l’Appennino ligure, le Alpi Marittime e il Monferrato e circondata dal fiume Tanaro. A prima vista il panorama che le Langhe regalano dall’alto ricorda un vero e proprio mare caratterizzato da onde verdi dove la vite è protagonista assieme ai castelli medievali come i manieri di Barolo, Castiglione Falletto, Grinzane Cavour, Novello, Roddi, Serralunga d’Alba, Sinio e Verduno.

La Langa del Barolo…

Perchè al plurale “Langhe”? Esiste la Bassa e l’Alta Langa; la Bassa Langa ad esempio non supera mai i 500 metri di altitudine ma la vera distinzione tra loro sta in ciò che viene prodotto. Langa del Barolo, il vitigno nebbiolo in particolare, ma anche la Langa del Barbaresco e quella del Dolcetto, la Langa della Nocciola ma anche l’Alta Langa dei formaggi come tume e robiole e dei funghi e del tartufo.

Langhe
Langhe

E’ il vino l’amata risorsa di questo territorio paragonabile a un paradiso terrestre per eleganza e incanto. Quasi il 90% degli ettari vitati è iscritto agli Albi delle denominazioni d’origine offrendo così la materia prima per vini Doc e Docg, con una proporzione quasi invertita rispetto alla media italiana. In Italia ci sono 325 doc, il Piemonte contribuisce con ben 44 (circa il 13,5 %) e su un totale di 41 Docg il Piemonte ne annovera 12, cioè quasi un terzo del totale italiano (dati al 2008). Una risorsa economica per i contadini piemontesi che dagli anni settanta hanno iniziato a creare un crescente indotto sulla produzione vitivinicola e sulla sua esportazione soprattutto oltre confine diventando il principale concorrente dei vini francesi. Oggi sono oltre 290 cantine di Langhe e Roero in provincia di Cuneo e tra queste domina la tenuta Fontanafredda. 85 ettari di vigneti di nebbiolo, barbera, dolcetto e moscato collocati in altitudini comprese tra i 200 e i 400 metri sul livello del mare nel territorio dei comuni di Serralunga d’Alba, Diano d’Alba, Barolo e Murisengo.

Farinetti in cantina Fontanafredda
Farinetti in cantina Fontanafredda

La tenuta Fontanafredda

La tenuta di Fontanafredda ha una storia importante che Oscar Farinetti, attuale proprietario della tenuta nato e cresciuto nelle Langhe con padre comandante partigiano, racconta in esclusiva a L’ALTRAITALIA durante la nostra visita in tenuta, sede anche della Fondazione Mirafiore voluta dal patron Eataly e creata nel 2010 con l’obiettivo di svegliare lo spirito critico promuovendo la crescita culturale in un ambiente ludico e piacevole. La sede nella tenuta Fontanafredda è infatti un grande e luminoso open space comprendente un teatro, una libreria-biblioteca e una bottega del vino con ristoro “Disguido”. Numerosi gli eventi, i concerti e le passeggiate con letture di poesie in programma tutto l’anno.

 Gli uomini protagonisti assieme alla massima espressione della natura. Un territorio come le Langhe dove l’architettura del suo paesaggio così armonioso è disegnata da sempre dai contadini con passione, stile e duro lavoro di tutti i giorni

“L’originaria proprietà della tenuta è di Roggeri Giacomo fu Giovanni Battista in Serralunga d’Alba; per ingiuzione del 17 giugno 1858 fu iscritta al patrimonio privato di Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna” spiega Farinetti. “La storia di Fontanafredda inizia allora ma l’attività commerciale comincia solo vent’anni dopo nel 1878, grazie alla passione e alla lungimiranza di Emanuele Guerrieri Conte di Mirafiore, figlio del re e di Rosa Vercellana, detta la Bela Rusin in sposa al re e nominata Contessa di Mirafiore e Fontanafredda. Il giovane nobile si dedica al vino come produttore con un approccio assolutamente moderno. Oggi Fontanafredda conserva con rispetto le testimonianze del suo passato come la residenza di caccia, il borgo, il bosco dei pensieri, le ampie cantine, i vigneti pur continuando a innovarsi e a sperimentare in un territorio come le Langhe dove sono gli uomini protagonisti assieme alla massima espressione della natura. Un territorio dove l’architettura del suo paesaggio così armonioso è disegnata da sempre dai contadini con passione, stile e duro lavoro di tutti i giorni”.

Vino Libero, il progetto ecologico di Oscar Farinetti

In cantina Fontanafredda si produce anche Vino Libero, progetto di Oscar Farinetti attualmente composto da 12 produttori vinicoli e 1 distilleria situati da nord a sud dell’Italia impegnati ad applicare un modello di agricoltura economicamente vantaggioso e rispettoso dell’ambiente. Nel dettaglio; in campagna non si usano concimi di sintesi, solo concimi organici, non si usano diserbanti, si lavora la terra con rispetto, secondo tradizione. In cantina si adottano tecniche evolute per abbattere l’uso dei solfiti, pur mantenendo la perfetta conservazione. La dose massima di solfiti è inferiore almeno del 40% rispetto al limite previsto per legge.

Ristorante stellato in Villa Reale…

Suggestivo ed eccellente Guido Ristorante situato nella Villa Reale della tenuta di Fontanafredda, elegante luogo dove gustare la cucina legata alla tradizione e alla stagionalità dello chef stellato Ugo Alciati eletto anche Ambassador Expo 2015.

 

2 commenti

Salve Oscar,avete gia`la possibilita`di un Tour organizzato nelle vostre diverse realta` sia negozi che tenute?? Dopo aver visto Eataly a Roma
Firenze ,Bologna (sto aspettando FICO) Milano, Expo,Monaco di Baviera mi piacerebbe visitare Torino Lingotto e le Langhe.
Saluti Ruggero

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