Voglia di estate, voglia di bollicine, voglia di Franciacorta. Il “non plus ultra” dei vini spumanti freschi e dissetanti; prodotto a sud del lago d’Iseo in un territorio caratterizzato da un clima mite di tipo submediterraneo (la temperatura media annuale è di 14,7°. Solo nel mese più freddo in gennaio si scende in media a 5,7°). Paradiso ideale per la produzione di uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero. Le cantine produttrici sono numerose ma la differenza la fanno le persone come gli agricoltori impegnati con passione nel loro lavoro.
E chi li dirige con “sapere” come l’agronomo ed enologo Mario Falcetti, dal 2008 al comando di Quadra Franciacorta. 30 anni di esperienza, ben 120 pubblicazioni a carattere scientifico inerenti la viticolture e l’enologia, e diversi libri d’argomento viticolo-enologico, Falcetti ha per Quadra un unico obiettivo “riportare al centro il vino e la sua essenza come espressione di un terroir”. Per lui la sperimentazione è tutto. La sua convinzione che si possa conciliare alla ricerca e all’imprenditoria è espressa nei vini Quadra. La sua missione è quella di far comprendere al mondo del vino che nulla è immutabile e che cambiare significa, ogni giorno, rinascere.
Di Varese, classe 1960, cura con diligenza i 32 ettari di vigneti che si estendono in località Cologne, Brescia (più un ettaro coltivato con le varietà a frutto rosso destinate alla produzione del Curtefranca). Quadra è nata nel 2003 da un’idea di Ugo Ghezzi, imprenditore nel settore dell’energia rinnovabile che in quell’anno, sostenuto dai figli Cristina e Marco, decide di acquistare una piccola cantina che ristruttura completamente. Oggi sono 130.000 le bottiglie prodotte e vendute. Soprattutto in Italia ma anche all’estero in particolare in Giappone, Svizzera e Germania.
Mario Falcetti è un tecnico e uomo di esperienza che assieme alla sua squadra ha saputo tener duro all’ultima annata difficile, causa le bizzarre condizioni climatiche che l’hanno contraddistinta.
“Riportare al centro il vino e la sua essenza come espressione di un terroir”
“L’annata 2014 è stata davvero anomala dal punto di vista climatico” sottolinea Falcetti. “Un inverno mite ma piovoso, l’estate assai piovosa ma con temperature inferiori alla media. La maturazione delle uve è avvenuta lentamente e le operazioni vendemmiali sono iniziate relativamente tardi rispetto alla media dell’ultimo decennio. Hanno vinto la cura sartoriale, la pazienza e la perseveranza dello staff aziendale, grazie alle quali il riscontro sulle basi che hanno dato origine alle quvée è stato soddisfacente evidenziando freschezza, franchezza nei profumi benché poco intensi, carattere ben evidente e un sostanziale equilibrio. Per ora non ci resta che attendere i lunghissimi mesi di affinamento in bottiglia per il riscontro definitivo che avverrà non prima del 2018-2019″.
Quadra è anche creatività. Tante le idee realizzate sulla produzione, a partire dal Brut Quvèe millesimato che ha dato vita alla serie “Q”, lettera-simbolo che identifica la massima espressione della creatività aziendale, a partire dalla vendemmia 2004. L’ultimo, il Quvèe 46 del 2009, ha un uvaggio Chardonnay (80%) e Pinot nero (20%) di vigne di oltre 10 anni. Vinificazione con pressatura soffice e fermentazione in acciaio al 60% e in barrique al 40%. Affinamento in bottiglia per 52 mesi e poi finalmente nel mese di settembre 2014 la sboccatura in oltre 7 mila bottiglie di cui 875 magnum “da collezione”. Il Quvèe 46 è “il compagno ideale” di formaggi stagionati e pesce al forno.
Gli altri Quadra Franciacorta: Q Black – Brut, Qzero Extra Brut, Eretiq, Satèn, Rosè, Quvèe, Bianco Curtefranca e Rosso Curtefranca.
Numerosi gli eventi e le iniziative di promozione in tutta Italia.
Denis Basichetto, Brand manager e coordinatore commerciale dell’azienda, ha organizzato ad esempio il 14 maggio cena e degustazione dei vini Quadra Franciacorta al ristorante Nogherazza di Belluno.
www.quadrafranciacorta.it